Diritti e attualità: 2 luglio
160 anni dopo l'Unità d'Italia, riflettere sulla vita (burrascosa) e sugli ideali (altisonanti) di Giuseppe Garibaldi significa ragionare sulle fondamenta della sempre tormentata esperienza dello Stato italiano. A cavallo tra Europa e Sudamerica, il racconto di Socrates Negretto ("Libertà e Giustizia" - Padova) ruoterà sulla tanto incredibile quanto popolarissima vicenda umana di un uomo perennemente in bilico tra sovversione e acclamazione istituzionale.
Buon ascolto!
Buon ascolto!
Vi aspettiamo venerdì 2 luglio alle 15.50
Diritti e attualità: 18 giugno
Ineguagliata spinta popolare di autodeterminazione patriottica, le Cinque Giornate di Milano del 1848 hanno molto da insegnare circa la difficile costruzione della statualità italiana: slanci dirompenti e miopie politiche s'intrecciano in un racconto che Socrates Negretto ("Libertà e Giustizia" - Padova) proverà a narrare come stimolo di riflessione sui nodi ancor oggi irrisolti della convivenza nazionale.
Buon ascolto!
Vi aspettiamo venerdì 18 giugno alle 15.50
Diritti e attualità: 4 giugno
La festa della Repubblica è l’occasione per ricordare l’impalcatura di valori su cui dovrebbe poggiare la convivenza nazionale. Ripercorrere il dramma del colpo di Stato avvenuto a Firenze nel 1513 è importante per evocare le altissime riflessioni ispirate dalla genuina virtù repubblicana di Niccolò Machiavelli, richiamo insuperato per ogni riscatto della libertà e della dignità italiane su cui Socrates Negretto (“Libertà e Giustizia” – Padova) impernierà le sue riflessioni.
Buon ascolto!
Vi aspettiamo venerdì 4 giugno alle 15.50
Martedì 15 giugno: Noncicredo e Infinitamente blues
Il 22 giugno del 1983, una ragazzina di 15 anni veniva rapita a Roma. Di lei non si è saputo più nulla.
Due mesi prima un'altra ragazzina di 14 anni veniva rapita a Roma. Di lei non si è saputo più nulla.
I loro nomi sono Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi.
Martedì 15 giugno alle 20,50, Noncicredo vi racconta le loro storie, o almeno quello che di quelle storie è possibile sapere. I personaggi che intervengono in questo caso così intricato sono quelli classici del malaffare di quegli anni: la banda della Magliana, di cui racconteremo alcune vicende, i servizi segreti italiani e stranieri, Alì Agca, l'attentatore del papa, e il Vaticano, che con la triste storia delle due ragazzine ha avuto molto a che fare. Ritornano sulla scena i personaggi che abbiamo seguito nella scorsa puntata della trasmissione: Roberto Calvi, Paul Marcinkus ...
Le "verità" non esistono. Esistono le dichiarazioni, spesso giurate di molti pentiti, dichiarazioni a dir poco scioccanti.
Al termine di Noncicredo alle 22,30, assieme a Silvia, presentiamo una puntata di Infinitamente blues dedicata alle musihe di una fantastica isola caraibica, Cuba!
Due mesi prima un'altra ragazzina di 14 anni veniva rapita a Roma. Di lei non si è saputo più nulla.
I loro nomi sono Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi.
Martedì 15 giugno alle 20,50, Noncicredo vi racconta le loro storie, o almeno quello che di quelle storie è possibile sapere. I personaggi che intervengono in questo caso così intricato sono quelli classici del malaffare di quegli anni: la banda della Magliana, di cui racconteremo alcune vicende, i servizi segreti italiani e stranieri, Alì Agca, l'attentatore del papa, e il Vaticano, che con la triste storia delle due ragazzine ha avuto molto a che fare. Ritornano sulla scena i personaggi che abbiamo seguito nella scorsa puntata della trasmissione: Roberto Calvi, Paul Marcinkus ...
Le "verità" non esistono. Esistono le dichiarazioni, spesso giurate di molti pentiti, dichiarazioni a dir poco scioccanti.
Al termine di Noncicredo alle 22,30, assieme a Silvia, presentiamo una puntata di Infinitamente blues dedicata alle musihe di una fantastica isola caraibica, Cuba!
Vi aspettiamo, martedì 15 giugno dalle 20,50 a mezzanotte
Martedì 1 giugno: Noncicredo e Infinitamente blues
Martedì sera 1 giugno a Radio Cooperativa.
Ore 20,50: a Noncicredo parliamo dell'Istituto per le Opere Religiose, ovvero dello IOR, una banca che nel passato ne ha combinate di tutti i colori. In questa puntata cerchiamo di capire come si sono intrecciate le vicende di quegli anni, ricche di colpi di scena, di processi fatti e mancati, di condanne, assoluzioni e soprattutto prescrizioni. In queste vicende entrano ed escono i personaggi delle storie incredibili degli ultimi decenni del secolo scorso: da Licio Gelli a Michele Sindona, da Paul Marcinkus a Robero Calvi, da Paolo VI, caro amico di Sindona a papa Woytila che grazie allo IOR e alla banca di Calvi ha finanziato Solidarność, per non parlòare di Cosa Nostr, di Pippo Calò e della immancabile Banda della Magliana. Insomma un bell'intreccio ...
Ore 20,50: a Noncicredo parliamo dell'Istituto per le Opere Religiose, ovvero dello IOR, una banca che nel passato ne ha combinate di tutti i colori. In questa puntata cerchiamo di capire come si sono intrecciate le vicende di quegli anni, ricche di colpi di scena, di processi fatti e mancati, di condanne, assoluzioni e soprattutto prescrizioni. In queste vicende entrano ed escono i personaggi delle storie incredibili degli ultimi decenni del secolo scorso: da Licio Gelli a Michele Sindona, da Paul Marcinkus a Robero Calvi, da Paolo VI, caro amico di Sindona a papa Woytila che grazie allo IOR e alla banca di Calvi ha finanziato Solidarność, per non parlòare di Cosa Nostr, di Pippo Calò e della immancabile Banda della Magliana. Insomma un bell'intreccio ...
Ore 22.30: Infinitament blues, in occasione della festa della Repubblica, ripresenta una puntata dedicata alle canzoni politiche italiane. Accanto a classicissimi (come il ragazzo di Morandi, Destra Sinistra di Gaber o Il fiume Sand Creek di De Andrè) ci sono brani molto meno conosciuti, ma che, secondo noi, interpretano bene il tema della serata. Si va da Rino Gaetano a Brunori SAS, da Massimo Bubola a Ermal Meta (la sua interpretazione di "Amara terra mia" è da brividi), dalla Vanoni a Fabrizio Moro e a tanti altri autori, tutti bravissimi. Un'ora e mezza di buonissima musica, condita da alcuni aneddoti o spiegazioni (sapevate, ad esempio, che il testo di "Ma mi" della Vanoni è scritto nientemeno che da Giorgio Strehler?) che rendono la puntata più interessante.
A noi è piaciuto molto realizzarla, la speranza è quella di aver fatto le scelte giuste anche per chi ascolta.
A noi è piaciuto molto realizzarla, la speranza è quella di aver fatto le scelte giuste anche per chi ascolta.
Vi aspettiamo, martedì 1 giugno dalle 20,50 a mezzanotte
Martedì 18 maggio: Noncicredo e Infinitamente blues
Martedì sera 18 maggio a Radio Cooperativa.
Ore 20,50: Noncicredo offre una lettura dello scandalo Italcasse, che, alla fine degli anni '70 ha tirato in ballo una banca gestita dallo stato, imprenditori importanti come Rovelli e i fratelli Caltagirone, importanti magistrati come i giudici Alibrandi e Vitalone e molti politici, a cominciare da Giulio Andreotti, il motore immobile (per citare Aristotele) della Democrazia Cristiana di quel periodo. Uno scandalo che è un esempio classico di un modo di concepire il ruolo dei rappresentanti dello Stato, usare il potere pubblico per gestire il potere privato ... la frase non è mia, ma scritta da Aldo Moro con riferimento al Divo Giulio, durante la sua prigionia nel covo delle Brigate Rosse.
Gli intrecci sono infiniti e in questa vicenda intervengono personaggi di spicco dell'epoca, da Mino Pecorelli al generale Lo Prete, da Licio Gelli alle sporche trame dello IOR del Vaticano, da Sindona a Calvi, in un marasma che è difficile da dipanare ... spero di esserci riuscito.
Ore 22.30: Infinitament blues vi porta nel mondo musicale spagnolo, quello colto del flamenco, del bolero, della rumba catalana, per finire nella musica politicamente impegnata degli Jarabe De Palo, di Manu Chao e dei Chambao.
Una puntata decisamente diversa dal solito e, forse, per questo da gustare.
Ore 20,50: Noncicredo offre una lettura dello scandalo Italcasse, che, alla fine degli anni '70 ha tirato in ballo una banca gestita dallo stato, imprenditori importanti come Rovelli e i fratelli Caltagirone, importanti magistrati come i giudici Alibrandi e Vitalone e molti politici, a cominciare da Giulio Andreotti, il motore immobile (per citare Aristotele) della Democrazia Cristiana di quel periodo. Uno scandalo che è un esempio classico di un modo di concepire il ruolo dei rappresentanti dello Stato, usare il potere pubblico per gestire il potere privato ... la frase non è mia, ma scritta da Aldo Moro con riferimento al Divo Giulio, durante la sua prigionia nel covo delle Brigate Rosse.
Gli intrecci sono infiniti e in questa vicenda intervengono personaggi di spicco dell'epoca, da Mino Pecorelli al generale Lo Prete, da Licio Gelli alle sporche trame dello IOR del Vaticano, da Sindona a Calvi, in un marasma che è difficile da dipanare ... spero di esserci riuscito.
Ore 22.30: Infinitament blues vi porta nel mondo musicale spagnolo, quello colto del flamenco, del bolero, della rumba catalana, per finire nella musica politicamente impegnata degli Jarabe De Palo, di Manu Chao e dei Chambao.
Una puntata decisamente diversa dal solito e, forse, per questo da gustare.
Vi aspettiamo, martedì 18 maggio dalle 20,50 a mezzanotte
Nessun dorma: ultima serata in diretta
Mercoledì 12 maggio alle 21.15 circa andrà in onda l'ultima puntata di "Nessun dorma!". Questa volta non si tratta di un'opera, ma di una serie (molto nutrita) di arie prese dalle tante opere che abbiamo trasmesso in questi ultimi sette mesi. Si tratta di brani molto conosciuti e tutti straordinariamente belli, eseguiti dai migliori cantanti lirici e dalle orchestre più prestigiose.
Un regalo, questo, per i molti ascoltatori che ci hanno seguito con passione ed interesse, ai quali rivolgiamo il nostro più sentito ringraziamento.
Per gli amanti della lirica, tuttavia, abbiamo riservato una seconda edizione della trasmissione, durante la quale trasmetteremo nuovamente le opere già andate in onda, a cominciare dalla prossima settimana.
L'augurio è che possiate gradire un riascolto delle grandi voci che sono intervenute. Dunque arrivederci e buon ascolto!
Vi aspettiamo, mercoledì 12 maggio dalle 21,15!
La mafia è una montagna di merda
Carissimi amici di Radio Cooperativa. Martedì 4 maggio alle 20,50, la trasmissione Noncicredo, presenta un documento che vuole ricordare una data importante, il 9 maggio 1978. E' vero: è il giorno in cui il cadavere di Aldo Moro è stato trovato in via Caetani a Roma. Ma c'è un altro morto, ammazzato quella stessa notte, tra l'8 e il 9 di maggio del 1978, un morto meno conosciuto e anche meno ricordato. Quello di un ragazzo di trent'anni, che ha passato la sua giovinezza a ridicolizzare la mafia del suo paese, Cinisi, nei dintorni di Palermo. E' Giuseppe Impastato, da tutti conosciuto come Peppino.
Suo padre era uno degli affiliati alla "famigghia" del posto, quella di Gaetano Badalamenti, detto Tano. Già questo fa capire il coraggio di questo ragazzo, che si iscrive a Democrazia Proletaria e si candida al consiglio comunale e apre una radio libera, radio AUT, dalla quale racconta ai suoi concittadini ignari o conniventi, che preferiscono comunque girarsi dall'altra parte, tutto il marcio che la gestione di quel comune si porta appresso. Per questo ci pare di poter dire che, di tutti i morti che la mafia ha sparso nel nostro paese, lui possa essere il simbolo.
Ad ucciderlo sono gli sgherri di Tano Badalamenti, la cui responsabilità verrà ratificata dal tribunale sono oltre 20 anni dopo la morte di Peppino.
In questa puntata ci piace riascoltare un pezzo, che sei ragazzi di Vicenza hanno realizzato lo scorso anno, durante la prima fase del lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19, riproponendo con le loro voci, alcuni dei brani che Peppino aveva trasmesso, nell'ultimo anno della sua vita, attraverso quella radio. Sono ragazzi giovani, "millenial", studenti delle superiori e, anche per questo, ancora più meritevoli del nostro ascolto e della nostra attenzione perché quello che per molti di noi sono ricordi, per loro sono solo pagine di storia.
Grazie dunque a Bianca, Elia, Francesco, Giulia, Nunzio e Sofia, per la sensibilità e l'impegno dimostrato.
Suo padre era uno degli affiliati alla "famigghia" del posto, quella di Gaetano Badalamenti, detto Tano. Già questo fa capire il coraggio di questo ragazzo, che si iscrive a Democrazia Proletaria e si candida al consiglio comunale e apre una radio libera, radio AUT, dalla quale racconta ai suoi concittadini ignari o conniventi, che preferiscono comunque girarsi dall'altra parte, tutto il marcio che la gestione di quel comune si porta appresso. Per questo ci pare di poter dire che, di tutti i morti che la mafia ha sparso nel nostro paese, lui possa essere il simbolo.
Ad ucciderlo sono gli sgherri di Tano Badalamenti, la cui responsabilità verrà ratificata dal tribunale sono oltre 20 anni dopo la morte di Peppino.
In questa puntata ci piace riascoltare un pezzo, che sei ragazzi di Vicenza hanno realizzato lo scorso anno, durante la prima fase del lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19, riproponendo con le loro voci, alcuni dei brani che Peppino aveva trasmesso, nell'ultimo anno della sua vita, attraverso quella radio. Sono ragazzi giovani, "millenial", studenti delle superiori e, anche per questo, ancora più meritevoli del nostro ascolto e della nostra attenzione perché quello che per molti di noi sono ricordi, per loro sono solo pagine di storia.
Grazie dunque a Bianca, Elia, Francesco, Giulia, Nunzio e Sofia, per la sensibilità e l'impegno dimostrato.
Vi aspettiamo martedì 4 maggio alle ore 20,50
Diritti e attualità: 7 maggio
La prima "marcia su Roma", consumata nell'agosto del 43 a.C., è non solo il capolavoro di destrezza politica di Ottaviano ma anche una tra le più raffinate macchinazioni ordite nella storia. Riflettere su di essa, a partire dalle parole di Socrates Negretto ("Libertà e Giustizia" - Padova), significa meditare sulla forza evocativa di questo traumatico avvenimento nonché sullo spregiudicato cinismo che connota qualsiasi conquista del potere.
Buon ascolto!
Vi aspettiamo venerdì 7 maggio alle 15.50
Sobrietà 13 aprile
La trasmissione Sobrietà, martedì 13 aprile, alle 19.10, prosegue nella riflessione sulla Laudato si', approfondendo gli aspetti economici, culturali, politici ed antropologici dell'ecologia profonda. É un invito a sentirci responsabili e protagonisti di una svolta radicale nei confronti del rispetto della Vita che ci è donata in questo pianeta che siamo chiamati a rispettare e a non depredare, ponendo al centro dell'esistenza e delle scelte quotidiane degli stili di vita il bene comune.
Vi aspettiamo martedì 13 aprile
alle 19,10
Diritti e attualità: 9 aprile
La pluridecennale crisi dell'istituzione parlamentare trascina con sé anche il discredito a cui è sottoposto il Senato, organo eccezionalmente longevo e sorprendentemente dinamico la cui storia e le cui traversie saranno raccontate da Socrates Negretto ("Libertà e Giustizia" - Padova) con particolare riferimento al padre di tutti i Senati: quello di Roma.
Buon ascolto!
Vi aspettiamo venerdì 9 aprile alle 15.50
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