
L'assassinio di Anna Politovskaja (2006) ha risvegliato la coscienza di molti cittadini che immaginavano per i giornalisti una vita semplice da privilegiati senza rischi, a meno che non siano mandati a seguire una guerra. Ma muoiono anche i giornalisti ambientali, perché i guasti ambientali non sono mai figli del caso o dei marziani. Sono figli di scelte sbagliate del potere politico ed economico, sono figli dell'ingordigia dell'uomo, della sete di denaro e, soprattutto, del disprezzo della vita degli altri.
Ti interessa? Ne parlo martedì sera alle 20,50 nella trasmissione "NSSI".